Le Intolleranze Alimentari

Si sente sempre più spesso parlare delle intolleranze alimentari e sempre più persone si sentono dire di essere intolleranti a una varietà di alimenti, tanto da generare in loro gran confusione su cosa poter mangiare e cosa no.

Bisogna innanzitutto fare chiarezza e distinguere le intolleranze alimentari dalle allergie alimentari.

Le Allergie Alimentari sono delle reazioni dell’organismo dovute all’assunzione di allergeni. Alcuni alimenti, in alcuni individui, possono comportarsi da allergeni e scatenare perciò una vera e propria risposta immunitaria verso queste sostanze.

Le Intolleranze Alimentari sono invece delle reazioni intestinali ad uno o più alimenti, generalmente legate alla quantità di alimento. Più spesso si assume l’alimento in questione, più si diventa intolleranti ad esso.

Ultimamente si sono diffuse le intolleranze al Glutine e al Lattosio. Il glutine è una proteina presente nel grano; in mancanza dell’enzima in grado di scindere questa proteina, nell’intestino si manifestano delle reazioni avverse e infiammatorie. Il lattosio è invece uno zucchero contenuto nel latte che deve essere suddiviso in glucosio e galattosio dall’enzima lattasi; se questo enzima non è presente nell’intestino o è in quantità insufficienti, parte del lattosio può non essere scissa e quindi lo zucchero potrebbe causare gonfiore, diarrea, flatulenza e dolori addominali.

Ma qual è la causa dell’aumento dell’incidenza delle intolleranze?

La risposta sta nella qualità del grano e del latte che consumiamo.

Il grano che si consumava fino a più o meno 50 anni fa apparteneva alla cultivar Cappelli; questa varietà di grano è poi diventata poco produttiva ed è stata sostituita con la cultivar Creso. La varietà Creso è una pianta “nana”, più produttiva, più semplice da coltivare ma è anche molto più ricca di glutine. Di conseguenza, noi assumiamo quantità di glutine superiori a quelle dei nostri nonni e maggiori di quelle che possiamo scindere. Tutto questo causa le fastidiose reazioni infiammatorie dell’intestino.

Il consumo di latte vaccino è invece un argomento molto controverso. Molti articoli dimostrano l’utilità nello sviluppo dell’essere umano di questo alimento e molti altri ne elencano i danni per la salute. Il latte può causare intolleranza nel momento in cui l’enzima lattasi non sia presente in quantità tali da scindere il lattosio. In questo caso, i disturbi si verificano a seguito di un consumo eccessivo di latte e latticini; spesso, infatti, persone intolleranti a questo alimento riescono ad assimilare yogurt e formaggi stagionati, perchè il lattosio è in parte o completamente scisso dai batteri.

Ma il lattosio non è l’unico responsabile dell’intolleranza verso il latte. In questo alimento sono presenti anche delle proteine (in quantità maggiori rispetto a quelle del latte umano) che causano una reazione avversa, come ad esempio caseina, lattoglobuline e lattoalbumine che scatenano una risposta immunitaria e sono quindi causa di una vera e propria allergia.

La soluzione, per evitare fastidi e sensazioni di malessere, è di alternare, quindi, quanto più possibile i cibi e di seguire un’alimentazione varia ed equilibrata.

In presenza di fastidi come gonfiori, pesantezza, dolori addominali, crampi addominali, stipsi o diarrea affidatevi ad una Nutrizionista per ricevere consigli utili ad equilibrare la vostra alimentazione che ti consentiranno di ridurre e eliminare queste sensazioni di malessere.

Dott.ssa Francesca Leucci